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Il mondo di domani inizia da quello che facciamo oggi.
Cultura
Grazie a Unicoop Firenze e Sale Anec un evento esclusivo a prezzo ridotto per tutti gli Under 30!
Anora, una giovane sex worker di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa impulsivamente il figlio di un oligarca.
La notizia arriva in Russia e la sua favola viene minacciata quando i genitori di lui partono per New York per far annullare il matrimonio.
Cultura
Nella corte di Filippo II, l’infante Don Carlos, eccentrico ed epilettico, è accusato di avere una relazione incestuosa con la matrigna, la regina Elisabetta di Valois.
Grazie all’aiuto dell’amico Rodrigo, marchese di Posa, il profondo e confuso desiderio di autenticità di Carlos viene indirizzato verso la liberazione dei popoli delle Fiandre, oppressi dal Re suo padre; ma il complottodi corte, guidato dal Duca d’Alba, avrà la meglio sull’instabile sensibilità del Principe e sui progetti escatologici di Rodrigo.
NOTE DI REGIA
In questa drammaturgia, presentata da Marco Filiberti come un “Kammerspiel ad alta tensione”, il dramma storico – politico declina in uno psicodramma contemporaneo incentrato sulle insidie che i Sistemi operano sulle coscienze.
Cultura
Partecipa all'incontro dietro le quinte sul palco del Teatro della Pergola mercoledì 26 marzo, alle ore 18:00, in occasione dello spettacolo Sior Todero Brontolon.
Vedrai il palcoscenico come non l'hai mai visto: non solo come spazio artistico, ma come sofisticato ambiente di lavoro dove tecnologia e artigianato si fondono per creare la magia.
Ti ritroverai nel retropalco di un teatrino di marionette: ogni personaggio che agisce nella casa-teatro di Todero, qui superbo marionettista, accompagna infatti il proprio fantoccio alla stregua di un “doppio” irreale.
Cultura
Grazie a Unicoop Firenze e Teatro Boccaccio evento esclusivo gratuito per gli Under 30, grazie al progetto "Accendi la cultura".
In questo spettacolo Leonardo Manera prova a vivere e descrivere una giornata qualunque di uno di noi, dalla colazione del mattino alla cena della sera, dalla raccolta differenziata dei rifiuti all’inevitabile pausa sui social, dall’accompagnare a scuola i figli fino all’arrivo al lavoro, più o meno gratificante.
Momenti nei quali sono racchiusi tutti i cambiamenti che accompagnano le nostre vite.
Cambiamenti inevitabili, ma talvolta complicati da gestire.
Finché, giunta la sera, al termine di una giornata tipo, è inevitabile chiedersi: c’è ancora, per noi insoddisfatti uomini d’oggi, un motivo per sorridere alla vita? Leonardo Manera attraversa allora la città, ma è una città diversa da quelle consuete.
E’ una città dove anche le nuove vie e piazze sono simboliche dei tempi in cui viviamo: “Piazza Social”, “Via Influencer”, “Via della Scuola Vuota”, per arrivare, infine, in “Piazza della Paura”, a interrogarsi sugli elementi che danno ancora un senso alla vita.
Uno spettacolo che unisce il sorriso alla concreta considerazione del nostro modo di vivere, con la divertita e talvolta profonda analisi di tutti i cambiamenti che quotidianamente ci troviamo ad affrontare.
Cultura
1e 95 è un monologo comico.
L’atmosfera è quella di un nightclub, in cui arriva il comico in smoking e comincia lo show.
Come in un flusso di coscienza, gli argomenti si susseguono ad un ritmo forsennato.
L’importante è tenere viva l’attenzione e, soprattutto, divertire.
La veste dello spettacolo è classica, pulita, vintage, ma il contenuto sarà folle, anarchico e imprevedibile.
L’attore è davanti al pubblico, illuminato da un semplice piazzato e ha come unica arma per intrattenere il pubblico le sue parole, le battute, i discorsi, le facce, piccoli momenti di improvvisazione e qualunque altra cosa.
Non c’è scenografia o altri tipi di effetti scenici. L’attore ha a disposizione un microfono con asta, uno sgabello con sopra un bicchiere d’acqua e tutto quello che si può creare col pubblico.
Uno spettacolo di e con Giuseppe Scoditti scritto da Ludo D’Agostino e Giuseppe Scoditti
Cultura
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Autunno 1943. La giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa del suo ritorno.
Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti.
Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.
Prodotto da Lumière & Co, in associazione con Anteo, in coproduzione con Tarantula e Tellfilm, in collaborazione con Vision Distribution e Sky.
Tratto dall’omonimo bestseller di Rosella Postorino, edito da Feltrinelli.
Cultura
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Grazie a Unicoop Firenze e Teatri di Siena un evento esclusivo gratuito.
“Gattopardo: Il Ritorno di Angelica” si presenta come un’esperienza coinvolgente di parola, danza e musica, che trasporterà il pubblico nelle atmosfere evocative del capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Ad accompagnare Ornella Muti sul palco, in un’interpretazione intensa e visionaria, sarà il direttore artistico dei Teatri di Siena, Vincenzo Bocciarelli, nel ruolo duplice del Principe Fabrizio di Salina e Tomasi di Lampedusa. Ad impreziosire lo spettacolo, l’emozionante suite coreografica del più prestigioso ensemble di danza storica: la Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta dal Maestro Nino Graziano Luca che riporta in scena i Gran Balli d’epoca, eseguendo valzer, mazurke, quadriglie e controdanze composte dal grande Nino Rota per l’iconico film di Visconti ispirato al romanzo.
Ornella Muti, icona indiscussa del cinema italiano e internazionale, reinterpreta Angelica come mai prima d’ora. Non più solo la giovane affascinante che incanta l’aristocrazia decadente, ma una donna consapevole, forte, simbolo del cambiamento e dell’evoluzione della società. Lo spettacolo si concentra su un momento chiave della storia: il ballo con il Principe di Salina, attorno al quale prende vita un flusso di pensieri, sogni e paure della protagonista. In questo spazio sospeso nel tempo, il pubblico avrà accesso al monologo interiore di Angelica, una riflessione profonda che risuona nelle sfide e nelle aspirazioni delle donne di oggi.
Il testo inedito è opera di Debora Pioli, già autrice per Alessio Boni, Marcello Prayer, Stefania Sandrelli. La scelta di Ornella Muti nel ruolo di Angelica non è casuale, ma frutto di un’attenta ricerca artistica. Francesca Rivelli, in arte Ornella Muti, ha costruito nel corso della sua carriera un’immagine unica di donna forte, raffinata e ribelle, capace di incarnare personaggi femminili di grande complessità e intensità emotiva.
Benessere
La collina di Montughi fin dal 1300 fu considerata dalle più illustri e antiche famiglie fiorentine, luogo per costruirvi le loro ville.
Apprezzata anche nell’800, quando ricchi aristocratici vi si trasferirono rilevando e ristrutturando le antiche ville signorili. In occasione degli interventi urbanistici per Firenze capitale, attuati dal piano Poggi per l’ampliamento urbano, la zona ai piedi della collina subì importanti interventi, in particolare nel rione Romito-Vittoria, che divenne un quartiere residenziale, con costruzioni in stile Liberty e Coppedè.
Tutta la zona, compresa la collina, venne servita dalla prima rete tramviaria di Firenze, smantellata entro il 1958, che passava da Via Vittorio Emanuele fino a Trespiano, famosa per integrare la prima tramvia a trazione elettrica italiana, la Firenze-Fiesole.
Cultura
Olly, fresco vincitore del Festival di Sanremo 2025, è un cantante genovese classe 2001.
Emerso dalla scena rap ligure, il suo stile è definito fin dai primi passi da un metodo hip-hop e dalla centralità della parola, che tende a sublimarsi fin da subito in un utilizzo della voce profondamente melodico, a tratti soul.
Con questa formula raggiunge i primi successi nel 2019, attirando l’attenzione di realtà come Metatron e Sony, con cui inizia un percorso nel 2021.
Agli elementi già presenti nella sua sensibilità, si aggiunge, grazie all’incontro con il producer JVLI, una tendenza alla musica elettronica, che si traduce in brani dal carattere movimentato ed estremamente coinvolgente.
“Un’altra volta” è il più grande risultato in questo senso: a tutti gli effetti un tormentone (che conta al momento oltre 5 milioni di stream) che ha fatto vibrare i “TIM Summer Hits” e altri palchi estivi, inclusi quelli di Frah Quintale e Blanco. Olly è stato nominato artista del mese per MTV New Generation e ha collaborato con vari artisti provenienti dal rap e dal pop, tra cui Arisa, continuando a definire un’identità cangiante, in un flirt senza fine con pop, hip-hop, dance, elettronica, canzone d’autore e un solo punto fermo: essere Olly.
Cultura
Le visite esclusive per i soci Unicoop Firenze alla Pinacoteca Nazionale di Siena saranno le seguenti:
- 9 febbraio: visita generale della Pinacoteca, durante la quale si esploreranno tutti i suoi spazi con informazioni varie e curiosità sulla struttura e sui beni.
- 9 marzo: visita tematica dal titolo "Colori, pennelli e non solo". Si tratta di una visita che approfondisce il lavoro nella botteghe dei pittori e tutti i saperi, segreti e abilità che si celano dietro al mestiere del pittore (gli aiutanti dei pittori, i committenti, la scelta del legno, la creazione dei pennelli, la macinazione dei minerali e dei vegetali per creare il colore e simili).
- 13 aprile: visita tematica le "Invenzioni del Medioevo". Molti degli oggetti che ci sembrano comuni e banali sono in realtà invenzioni che vengono dal passato e spesso proprio dal Medioevo. I bottoni, ad esempio, che rivoluzionano il modo di vestire, o gli occhiali. Altri sono ormai per noi superati, come i calamai e le penne d’oca, ma qualcosa che ancora usiamo viene proprio dal Medioevo!
- 11 maggio: visita tematica "Oltre il dipinto: storie di cornici". Un approfondimento dei capolavori che mettono in risalto le opere degli artisti più importanti presenti in Pinacoteca.
- 8 giugno: visita tematica le "Moda e costume". E’ proprio il caso di dire che nel Medioevo “l’abito fa il monaco”! Il vestito diceva molto del lavoro, della ricchezza, ma anche dell’età di una persona. Impareremo a distinguere ricchi da poveri, vecchi da giovani e molto altro ancora solo dalla lunghezza o dal colore dei vestiti, grazie alla varietà di esempi che ci offriranno i dipinti della Pinacoteca. Scopriremo anche quale era il colore più adatto all’abito di un uomo.
Cultura
Tesori di seta capolavori tessili dalla donazione Falletti è la nuova mostra del Museo del Tessuto che celebra i primi i 50 anni del Museo.
Una mostra di oltre 60 oggetti tra tessuti, ricami e vesti liturgiche provenienti dalla straordinaria donazione del medico fiorentino Giovanni Falletti, composta da oltre 2.000 oggetti tra tessuti, stampe, libri, accessori, maschere rituali e armi storiche.
La mostra si sviluppa in un percorso cronologico che attraversa quattro secoli di grande manifattura tessile e che incrocia stili, produzioni, materiali e soggetti, eccezionali testimoni della produzione europea dal Quattrocento alla fine del Settecento.
Per facilitare la comprensione di contenuti storici e tecnici, due apparati multimediali raccontano il processo di lavorazione del tessuto e lo sviluppo dell’arte della seta fino al periodo preindustriale. Microscopi digitali consentono di osservare da vicino la struttura interna e la complessità degli intrecci di velluti, damaschi, broccati e lampassi. Infine, riproduzioni grafiche affiancate ai tessuti, illustrano lo sviluppo dei principali motivi decorativi adottati dalle botteghe tra XV e XVIII secolo. Le riproduzioni di alcune importanti opere pittoriche affiancate a tessuti dello stesso periodo, rendono immediatamente visibili le diverse funzioni di questi preziosi capolavori in seta.