Le nostre iniziative sostengono la comunità, l’ambiente e il territorio e coinvolgono le persone nella vita della nostra cooperativa. Perchè siamo molto più di un supermercato.
Le nostre iniziative sostengono la comunità, l’ambiente e il territorio e coinvolgono le persone nella vita della nostra cooperativa. Perchè siamo molto più di un supermercato.
Tra chitarre distorte, testi immediate e l'ormai indistinguibile attitudine punk, La Sad è il trio che si fa portavoce delle difficoltà di un'intera generazione, dell'importanza di imparare dagli errori, di non rinnegarli e volgere sempre uno sguardo di speranza al futuro.
Il 5 aprile 2024 ha pubblicato il nuovo album ODIO LA SAD (La Sad Ent. in licenza esclusiva M.A.S.T./Believe), che vede le collaborazioni con Pinguini Tattici Nucleari, Articolo 31, Rose Villain, Bnkr44, Naska e Donatella Rettore. Un titolo forte, provocatorio, che ricorda che spesso gli attacchi personali alle debolezze e alle fragilità possono diventare un punto di forza per affrontare il presente ma soprattutto il futuro.
La Sad torna a raccontare l'odio per parlare di amore.
Attraverso fatti realmente accaduti e monologhi esilaranti Jonathan Canini racconta che quando lasciamo “il nido” dei genitori per andare a vivere da soli, spesso ci si ritrova ad affrontare le più avverse vicissitudini: cucinare, impostare la lavatrice, fare la raccolta differenziata, stirare.
Scene di vita quotidiana che possono diventare incubi se si fanno per la prima volta.
Un’esperienza esilarante che l’attore ripercorre in questo show scritto sotto l’occhio vigile di un altro asso della comicità, Walter Santillo.
La Loggia di Palazzo Corsini a Firenze è classificata “bene monumentale” da tutelare e salvaguardare.
Realizzata nel 1591 su progetto di Bernardo Buontalenti, si presenta sopraelevata rispetto al giardino da un basamento e vi si accede tramite due scalinate ai lati e una centrale. E’ costituita da quattro pilastri che sorreggono tre volte a vela a pianta quadrata, al di sopra delle quali si trova il terrazzo.
La Loggia è da sempre punto di incontro: agorà di artigiani, visitatori, autorità e istituzioni.
Ma non solo, negli ultimi anni è il palcoscenico riservato agli artisti, selezionati per talento e generosità, che hanno l’opportunità di esporre in uno straordinario scenario di contaminazioni tra antico e contemporaneo.
A sostegno del restauro è stata realizzata l'opera “Abbraccia la Loggia del Buontalenti”, per l'occasione gli organizzatori hanno chiamato l’artista anglo-norvegese Magnus Gjoen che ha realizzato una serie limitata e da collezione di “palle di neve” di diametro 10 cm, ispirate a stilemi tardo rinascimentali e barocchi.
La mostra propone un percorso originale sul Vasari pittore, architetto e storiografo, che dal 1554 al 1574 fu l’artista di corte prediletto del duca Cosimo de’ Medici nella Toscana della seconda metà del Cinquecento. Otto sezioni con opere che offrono al visitatore molteplici aspetti dell’opera di Vasari, con tanti inediti e sorprese.
Giorgio Vasari, un gigante dell’arte – presenta l’artista, l’architetto degli Uffizi e delle Logge, la famiglia, la fama come scrittore, l’incontro e il favore dei Medici, l’amicizia con Michelangelo, la fedeltà alla sua città, nella quale volle essere sepolto.
Il giovane Vasari: una formazione d’eccellenza – grazie ad una profonda educazione umanistica, Giorgio seppe costruire già dalla prima gioventù i contatti importanti che portarono presto a girare l’Italia.
L’apoteosi delle Virtù – la nascita con lui di un linguaggio allegorico per immagini e invenzioni visive fantastiche presenti nei dipinti che furono apprezzati non solo dal Medici ma anche da alcuni pontefici – in particolare da Pio IV e Pio V – e dal cardinale Alessandro Farnese che lo incoraggiò a scrivere le Vite. In questa sezione saranno presenti anche il Sonno e l’Allegoria dell’Oblio provenienti dal Metropolitan Museum di NYC.
L’Accademia del Disegno – Vasari e Cosimo fondarono insieme a Firenze, nel 1563, l’Accademia delle Arti del Disegno, evoluzione in senso moderno dell’antica corporazione degli artisti. Nel mito di Michelangelo ne fecero parte molti altri colleghi – Salviati, Cellini, Bronzino, Allori, Stradano, gli Zuccari – con i quali Vasari condivise i cantieri artistici, anche effimeri, eseguiti negli anni d’oro al servizio di Cosimo de’ Medici, da Palazzo Vecchio agli apparati per le nozze del principe Francesco.
Vasari e l’Arte Sacra – il linguaggio allegorico universale applicato alle pale d’altare, alcune delle quali qui esposte per la prima volta, come la Sacra Famiglia e la Crocifissione di due collezioni private, e i tondi provenienti dagli altari non più esistenti di Santa Maria Novella.
Il Disegno, padre delle Arti – Vasari celebra nelle Vite l’importanza del disegno come pratica conoscitiva ma anche come ideazione e progettazione alla base di ogni opera, sia essa in pittura, scultura, architettura o arti applicate: moltissimi quelli qui esposti, provenienti da Torino, da Vienna, da Roma, dagli Uffizi e dal Louvre, tra i quali gli schizzi e i cartonetti preparatori per il Giudizio Universale della Cupola di Santa Maria del Fiore, completata poi da Federico Zuccari.
La Chimera, Vasari e il Duca – ovvero come al tempo di Vasari, il bronzo etrusco fu scoperto ad Arezzo e portato trionfalmente a Firenze dove rimase in Palazzo Vecchio per più di tre secoli quale emblema del potere mediceo di Cosimo.
Pitture monumentali in chiese e basiliche – nella splendida cornice di Sant’Ignazio, a cinque minuti a piedi dalla Galleria, quattro tra le più grandiose pale dipinte da Giorgio Vasari tra il 1545 e il 1569, ricche di figure dettagli e colori brillantissimi, come l’Immacolata Concezione e l’Adorazione dei Magi (opera proveniente da Bosco Marengo, AL)
Cecilia Falciai ha aperto la sua bottega in via De’ Macci, nel rione che più ama e nel quale abita, arrivando a questo traguardo con impegno e fatica, nonostante abbia una famiglia di artigiani alle spalle.
Nel suo laboratorio Cecilia esegue intarsi in scagliola su ardesia e in gesso, fa mosaici in marmo a commesso fiorentino, decori e dorature.
Crea sia manufatti dal gusto classico che dalle linee contemporanee sfruttando la creatività e la spinta alla sperimentazione che la contraddistinguono.
Centoventi opere raccontano al Santa Maria della Scala di Siena mezzo secolo d’arte italiana.
La mostra “COSTELLAZIONI. Arte italiana 1915-1960 dalle Collezioni Monte dei Paschi di Siena e Cesare Brandi”, a cura del Prof. Luca Quattrocchi, Ordinario di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Siena, presenta, in nove sezioni, un percorso espositivo nel periodo compreso tra gli anni della Grande Guerra e i primi anni Sessanta: dal “ritorno all’ordine” a “Novecento”, dalla Scuola Romana agli “Italiens de Paris”, dal realismo all’astrattismo e all’informale.
Un percorso inedito tra i capolavori dell’arte italiana del Novecento: due collezioni d’arte contemporanea si aprono al pubblico per la prima volta.
Dai caveau della Banca Monte dei Paschi di Siena e dalla pregiata raccolta di Cesare Brandi, arrivano al Santa Maria della Scala le opere di grandi artisti: Carrà, Guttuso, Sironi, Donghi, De Pisis, Burri, Severini, Campigli, Morandi, Rosai, Viani, Levi, Mafai, Manzù, Marini, Afro, Scialoja, Turcato e tanti altri.
La mostra, a cura di Luca Quattrocchi, traccia un’inedita “costellazione” attraverso l’arte italiana dagli anni della Grande Guerra fino ai primi anni Sessanta: da “Novecento” al Déco, dagli “Italiens de Paris” all’arte di propaganda fascista, dalla Scuola Romana al realismo, all’astrattismo e all’informale.
Torna al Teatro del Maggio, l'allestimento del capolavoro verdiano con la regia di Davide Livermore e il maestro Stefano Ranzani sul podio.
Nell’aprile del 1850 Verdi firmò un contratto con il Teatro La Fenice di Venezia per una nuova opera. Il soggetto che il compositore propose al librettista Francesco Maria Piave fu Le Roi s’amuse, il dramma storico di Victor Hugo rappresentato alla Comédie-Française nel 1832 e censurato per aver ritratto la monarchia nei suoi peggiori vizi. La scelta era pericolosa e Verdi lo sapeva. Infatti, i censori veneziani non accettarono inizialmente la proposta del maestro, giudicando il soggetto “di ripugnante immoralità e oscura trivialità”. Ciò che infastidì i censori fu l’elemento della maledizione, che per Verdi fu il motore di tutta l’azione nonché il primo titolo a cui pensò per l’opera. Dopo un lungo dibattito, si giunse a un compromesso; l’azione fu spostata nel tempo e nello spazio, il re di Francia fu declassato a duca di Mantova e l’opera fu intitolata con il nome del protagonista: Rigoletto.
Primo titolo della cosiddetta ‘trilogia popolare’, Rigoletto debuttò con successo l’11 marzo 1851, segnando una svolta decisiva nel panorama operistico dell’epoca. Per la prima volta, il ruolo principale fu affidato a un personaggio di umili origini, infelice e deforme. Uomo dalla personalità tormentata, Rigoletto era tanto cinico e spietato nel suo ruolo di giullare quanto amorevole e passionale in quello di padre. Inevitabilmente segnato da quella maledizione che lo accompagnava fin dall’inizio dell’opera, Rigoletto avrebbe perso tutto, anche il suo bene più caro, rimanendo schiacciato dal peso di un destino da cui non poteva sottrarsi.
l Museo " Giuliano Ghelli "di San Casciano in Val di Pesa presenta la prima monografica dedicata al pittore Stanislao Pointeau, un macchiaiolo toscano di origini francesi riscoperto da Carlo Del Bravo alla fine degli anni Settanta del secolo scorso.
La mostra, a cura di Michele Amedei, è inserita nel progetto Terre degli Uffizi, ideato e realizzato dalle Gallerie degli Uffizi in collaborazione con la Fondazione CR Firenze.
La rassegna presenta una selezionata scelta di opere, tra disegni e dipinti a olio, provenienti nella maggior parte dei casi da collezioni private, ideate nel corso della seconda metà dell’Ottocento da un pittore ammirato dai suoi contemporanei oltreché per le qualità artistiche anche per «per l’arditezza delle sue idee, per il suo inattaccabile buon umore, per la sua passione ed i suoi successi nelle sale d’armi».
Con oltre 200 opere, la mostra HOKUSAI a Palazzo Blu di Pisa, rappresenta un’occasione unica per conoscere Katsushika Hokusai, artista eccentrico e poliedrico dell’arte figurativa giapponese e massimo esponente del filone artistico dell’Ukiyoe. Sarà possibile scoprire iconiche vedute e bellezze paesaggistiche, come la celebre stampa ‘La grande onda presso la costa di Kanagawa’, ma anche i surimono, biglietti pubblicitari e inviti prodotti in edizione limitata e arricchiti da pigmenti d’argento e oro, e i dipinti su rotolo e i volumi dedicati ai Manga e utilizzati come manuali da disegno.
Un artista unico, capace di influenzare non solo i grandi del passato come Degas, Toulouse-Lautrec ed Emile Gallé, ma anche gli artisti contemporanei. La mostra si arricchisce, infatti, della presenza di “Memory of Waves”, un’opera immersiva del celebre collettivo TeamLab, che reinterpreta con un linguaggio tecnologico e coinvolgente la potenza visiva e simbolica delle onde, portando l’eredità di Hokusai fino ai nostri giorni.
Vi aspettiamo per vivere insieme un’esperienza unica.
Vittorio Pettinato, dopo le diverse parodie e imitazioni sui social, esordisce dal vivo con uno spettacolo comico. Il giovane sex symbol pavese (South Lombardy), di origini calabresi (South Italy), racconta i suoi ventisette anni di vita caratterizzati dalla presenza costante e ingombrante di aneddoti e personaggi.
Una vita spesa nella ricerca continua di un equilibrio, di un ordine (soprattutto della sua chioma).
Un viaggio in questo quarto di secolo costellato da eventi ed episodi da rivivere insieme.
Preparati a un'esperienza esplosiva con "SHAMZY in... TESTA DI CAOS"!
Nel secondo spettacolo teatrale del celebre comico del web, Shamzy affronta temi di attualità e situazioni quotidiane, trasformando ogni argomento in un'occasione per sorprendere e divertire, mescolando irriverenza, sincerità e improvvisazione in un vortice di comicità esagerata!
Volgare, provocatorio, canzonatorio... ma questo spettacolo ha anche dei difetti.
Consigliato a chi, come lui, in fondo non è altro che una Testa di Caos.