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SEZIONE SOCI

Valdarno Inferiore

Mappa sezione soci
Indirizzo
Via S. Quasimodo, 29-31, CASTELFRANCO DI SOTTO (Pisa)
Contatti
Telefono 0571489210
Fax 0571470798
Email sez.valdarnoinf@socicoop.it
Progetti e Iniziative In Corso

Al Coop.fi di Santa Maria a Monte, via delle Colombaie, in collaborazione con la Biblioteca comunale.
Al Coop.fi di San Miniato, in collaborazione con Bibliolandia, aperta il martedì e il giovedì, dalle 10 alle 12, il venerdì dalle ore 16-18

Servizio in collaborazione con Auser Valdarno Inferiore

Un progetto di Unicoop Firenze e Giallo Mare Minimal Teatro. Incontri per creare un gruppo di “spettatori consapevoli” per promuovere la partecipazione ed il coinvolgimento attivo del pubblico nella vita dei teatri toscani.
In collaborazione con Teatro Verdi di Santa Croce sull’Arno.
Per partecipare 3393304333

Il Consiglio della Sezione Soci Coop

Presidente
Bagagli Angela
Consiglieri
Bachini Mauro, Battaglioli Carlo, Calugi Antonio, Caroti Cristina, De Maia Marta, Fiordispina Delio, Gaetani Anna, Keita Idrissa, Mastromarino Mafalda, Mensi Sergio, Morelli Maresca, Pantani Gino, Pertici Gaia, Quinti Nadia, Rovetini Valdimiro (vicepresidente), Vanni Sandro

Eventi territoriali

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Cultura
L'isola non trovata
23 luglio 2025
Pisa

Grazie a Unicoop Firenze e Produzione Festival Internazionale Teatro Romano Volterra –un evento unico e gratuito.

Un piccolo “Musicall” letterario sul tema del viaggio, alla ricerca di un’isola di fantasia.

Uno spettacolo di grande attualità in cui si alternano momenti di lirismo, grande ironia e crudele comicità Viaggiare non è soltanto arrivare in un determinato luogo, ma partire, fermarsi, tornare indietro, fare e disfare le valige, annotare frettolosamente sul taccuino il paesaggio che, mentre lo si attraversa fugge, si frammenta, si ricompone come in una sequenza cinematografica, con stacchi e dissolvenze. Il senso vero del viaggio è nel suo percorso.

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Cultura
Una notte di Casanova
3 agosto 2025
Pisa

Un Casanova senza età che attende in una sperduta locanda d’Europa una dama che non verrà se non quando l’attesa avrà ormai esaurito il desiderio. Nell’arco di una notte, spazio temporale e mentale di un’intima confessione, scandita in sette stanze che vanno dalle ore undici all’alba, un avventuriero di oscuri natali come il nostro eroe veneziano, fattosi cavaliere da solo “rubando otto lettere all’alfabeto che è proprietà di tutti”, si adopera per ridimensionare la mistica del potere nel mondo. 

Nella drammaturgia di Cuomo non c’è posto per storie comuni, per gente qualsiasi. Il suo diritto ad inseguire il fantastico puro della storia lo conduce a considerare la condizione per l’elaborazione della trama, per la definizione del personaggio una sua sospensione al di sopra o al di sotto del resto del genere umano, mai alla pari: verso la santità o verso la dannazione, mai verso una quiete terrena. 

Nel caso di questo Casanova ne scaturisce una figura emblematica al di fuori degli schemi e dei modelli precostituiti, un reperto umano in grado di fungere da campione esemplare delle nostre passioni, delle nostre contraddizioni portate alle estreme conseguenze, proposta ai nostri occhi di spettatori provocatoriamente, per confondere le carte che qualche sapiente addomesticatore aveva messo “per benino” in quello che si chiama “ordine” ma non necessariamente “vita” o “teatro”. Oscillando continuamente tra il sacro e il profano, il genio e la sregolatezza, la nobiltà e la cialtroneria, la verità e la menzogna, la parola potente di Cuomo ricca di fascino e di efficacia teatrale disegna in maniera incisiva il ritratto esemplare e moderno di un perfetto “arcitaliano”. Rappresenta un esempio di drammaturgia di altissimo livello, che si colloca nel solco della tradizione teatrale italiana e ne rinnova i linguaggi. Attraverso una scrittura raffinata e coinvolgente, l’opera riesce a trasformare la  celebrazione di un tricentenario in un evento culturale di forte rilevanza, capace di promuovere il teatro come strumento di conoscenza e riflessione.

A differenza delle rappresentazioni tradizionali che lo ritraggono come un semplice seduttore, quest’opera offre una visione profonda e poliedrica, in cui Casanova è simbolo delle contraddizioni umane Questo approccio innovativo trasforma lo spettacolo in un viaggio teatrale immersivo e coinvolgente, che va oltre la semplice narrazione. Il linguaggio teatrale potente, che ha valso a Franco Cuomo il premio Flaiano per questo lavoro, stimola una partecipazione emotiva e intellettuale del pubblico. Il lavoro reinterpreta la figura di Casanova in chiave contemporanea, esplorando temi universali come il desiderio, il potere e l’identità.  La Figura di Giacomo Casanova, conosciuta in tutto il mondo come simbolo dell’avventura e della libertà, costituisce un ponte naturale per proiettare il progetto su scala internazionale

L’opera crea un percorso di introspezione e confessione per scoprire un Casanova complesso e profondo, capace di dialogare con le inquietudini e i sogni dell’uomo moderno.  L’opera si pone come una celebrazione innovativa del tricentenario della nascita di Giacomo Casanova, trasformando la figura storica in un simbolo senza tempo, capace di parlare ai temi universali delle contraddizioni umane moderne.

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