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Il mondo di domani inizia da quello che facciamo oggi.
La sezione soci aderisce al progetto Buon Fine, il recupero di prodotti buoni non più vendibili (per difetti nella confezione o perché vicini alla scadenza) donati ad associazioni di volontariato onlus per assistere gli indigenti.
Dal 4 al 7 luglio, la Fondazione Il Cuore si scioglie e ANED Firenze in collaborazione con Unicoop Firenze organizzano per i giovani dai 18 ai 35 anni un viaggio nei luoghi della deportazione: campo di concentramento di Mauthausen con il suo sottocampo a Ebensee e il Castello di Hartheim, partendo dal museo del Memoriale di Auschwitz a Firenze.
Il programma del viaggio sarà:
1° giorno, 04 Luglio 2025 – Firenze/Innsbruck
Ritrovo dei partecipanti presso il Memoriale di Auschwitz.
Visita del Memoriale e pranzo in sala soci presso il negozio Coop.fi di Gavinana. Dopo pranzo partenza in pullman per l’Austria.
Pernottamento nei pressi di Innsbruck/Brennero.
2° giorno, 05 Luglio 2025 – Innsbruck/Hartheim/Mauthausen
Prima colazione e partenza per Hartheim. Arrivo e visita guidata del castello.
Pranzo presso il Castello di Hartheim.
Dopo pranzo partenza per Mauthausen, incontro nel pomeriggio con il sindaco, Thomas Punkenhofer.
Successivamente, trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.
3° giorno, 06 Luglio 2025 – Mauthausen/Ebensee/Mauthausen
Prima colazione in hotel. Partenza dall’hotel alle ore 08.00 per Ebensee, per la visita guidata alle gallerie e al Memoriale. Al termine delle visite, trasferimento a Mauthausen. Pranzo.
Nel pomeriggio visita guidata al campo di Mauthausen. Al termine, rientro in hotel, cena e pernottamento.
4° giorno, 07 Luglio 2025 Mauthausen/Firenze
Prima colazione in hotel e partenza per Firenze dove arriveremo in serata.
Un’occasione per scoprire Casa Vasari e Museo Horne, due gioielli nel cuore di Firenze che custodiscono grandi tesori d’arte e cultura.
Casa Vasari, la casa abitata e affrescata da Giorgio Vasari, è un vero e proprio monumento alle Arti: l’artista si occupò personalmente della decorazione ad affresco della “Sala Grande“ in cui racconta l’arte e gli artisti alla corte di Cosimo I de’ Medici.
Il Museo Horne, all’interno di Palazzo Corsi, raccoglie la straordinaria raccolta del collezionista inglese Herbert Percy Horne: un incredibile varietà di opere e di oggetti che convivono in assoluta coerenza e armonia con una casa del Rinascimento.
Un viaggio tra le storie di donne straordinarie che hanno dedicato la loro vita alla difesa degli alberi e della natura, trasformando il mondo con gesti rivoluzionari.
Scopriremo il coraggio di Wangari Maathai, che ha piantato milioni di alberi in Kenya per combattere la deforestazione e l'oppressione sociale; il sacrificio di Julia Butterfly Hill , che ha vissuto per due anni su una sequoia per salvarla dall’abbattimento; l'impegno di Yi Jiefang, che pianta alberi per onorare la memoria del figlio e fermare l’avanzata del deserto; e l’opera visionaria di Lélia Wanick e Sebastiao Salgado, che stanno riportando in vita la foresta brasiliana.
Un’esperienza immersiva per riflettere sul legame tra natura, società e diritti umani.
Ritrovo: alle ore 18:30 al Bistrot Santa Rosa con merenda inclusa
PERCORSO
-> PORTA SAN FREDIANO
-> COLLINA DI MONTE OLIVETO
-> PARCO DI VILLA STROZZI
Dopo 7 anni di stop, i Gatti Mézzi salgono sul palco un’ultima volta, in occasione dei vent’anni dalla fondazione del progetto.
Occasione imperdibile per lasciarsi inebriare ancora una volta da quel cantautorato irriverente e colto che è da sempre la cifra stilistica dei Gatti Mézzi, un sound su cui galleggiano personaggi e leggende di una Toscana d’antan.
“Dopo tanto silenzio – è passato der tempo bimbi, si va guasi per i cinquanta - rimangono forti certe canzoni e l'idea di bellezza nell'accorgersi di volerle suonare ancora una volta.
Certe canzoni che son come figlioli cresciuti, sopravvissuti ad uno strano tempo che spesso schiaccia e inzacchera le cose belle, figlioli a cui vorresti regalare un bel momento, una festa di compleanno per i suoi vent’anni.”
Spiegano Francesco Bottai e Tommaso Novi e aggiungono “In scaletta ci sono tutti i missili e le follie del primissimo periodo, l'arguzia e l'ironia dei monologhi, le raffinatezze, i colori e i bianco e nero di quasi 10 anni di dischi e concerti”.“
Guardando un banco d'acciughe ar tramonto ci siamo resi conto che le canzoni son figlioli bellissimi e innocenti e così c'è venuta voglia di festeggiare insieme a voi”, aggiungono Francesco Bottai e Tommaso Novi.
Piccole fragilissime note rappresenta l’emozionante incontro tra artisti e pubblico per celebrare Paolo Benvegnù, un artista che ha segnato la musica d’autore di questi ultimi trent’anni, non solo come straordinario cantautore, ma come uomo capace di trasformare la musica in un ponte tra mondi diversi di un’unica, contraddittoria, umanità.
Un evento imperdibile per chi ha amato la sua arte e vuole continuare a farla vivere.
Piccole fragilissime note è un intreccio di voci, strumenti e memorie per celebrare un artista che ha segnato la musica d’autore di questi ultimi trent’anni.
È un omaggio a Paolo Benvegnù, scomparso improvvisamente il 31 dicembre 2024, nei giorni in cui la sua musica continua a risuonare tra chi lo ha amato e seguito.
Un concerto speciale in cui il suo gruppo musicale, insieme all’Orchestra Multietnica di Arezzo e alla straordinaria partecipazione di Neri Marcorè, darà nuova vita alle sue canzoni più intense e significative.
Il titolo dell’evento richiama Piccoli fragilissimi film, l’album ripubblicato nel 2024 a vent’anni dall’omonimo disco che ha segnato una tappa fondamentale della carriera di Benvegnù.
Un tributo alla sua poetica delicata e potente, un viaggio tra le sue parole e le sue note, che continuano ad ispirare chi le ascolta.
Grazie a Unicoop Firenze e al Museo Galileo visite guidate gratuite e ingresso ridotto per i soci Unicoop Firenze!
Il 7 maggio 1925 venne inaugurato l’Istituto di Storia delle Scienze della Regia Università di Firenze, con sede in via degli Alfani 33. Primo del suo genere in Italia, l’Istituto combinava l’obiettivo di promuovere la storia della scienza con una sensibilità nuova verso la raccolta e la valorizzazione delle testimonianze materiali della scienza italiana. Ente autonomo dal 1927, aperto al pubblico nel 1930 nella sede attuale di Palazzo Castellani, nel 2010 l’Istituto ha assunto il nome di Museo Galileo.
La mostra, realizzata per celebrare i cento anni dell’istituzione fiorentina, presenta edizioni rare e preziose di volumi provenienti in prevalenza dal Fondo Mediceo-Lorenese, che comprende i testi scientifici raccolti dalle due dinastie toscane nel corso dei secoli, offrendo ai visitatori l’opportunità unica di poter ammirare capolavori abitualmente non visibili perché conservati nella biblioteca del Museo Galileo.
A fare da cornice ai volumi, una mostra fotografica documenta i momenti più significativi che hanno scandito questi cento anni, affiancata da filmati che permettono di approfondire alcuni dei temi su cui si è concentrata la ricerca dell’Istituto, dalla sua fondazione a oggi. Dal racconto emerge con chiarezza come Firenze – per tradizione, storia e patrimonio di testi e strumenti scientifici – fosse il luogo ideale per la nascita di questa istituzione culturale, che ha dato vita a un modello praticamente unico nel panorama dei musei italiani.
Partecipa attivamente alla vita della Cooperativa attraverso la tua sezione Soci. Inviaci una mail indicando la tua appartenza territoriale e l’area di tuo interesse. Ti aspettiamo!
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