Dopo 7 anni di stop, i Gatti Mézzi salgono sul palco un’ultima volta, in occasione dei vent’anni dalla fondazione del progetto.
Occasione imperdibile per lasciarsi inebriare ancora una volta da quel cantautorato irriverente e colto che è da sempre la cifra stilistica dei Gatti Mézzi, un sound su cui galleggiano personaggi e leggende di una Toscana d’antan.
“Dopo tanto silenzio – è passato der tempo bimbi, si va guasi per i cinquanta - rimangono forti certe canzoni e l'idea di bellezza nell'accorgersi di volerle suonare ancora una volta.
Certe canzoni che son come figlioli cresciuti, sopravvissuti ad uno strano tempo che spesso schiaccia e inzacchera le cose belle, figlioli a cui vorresti regalare un bel momento, una festa di compleanno per i suoi vent’anni.”
Spiegano Francesco Bottai e Tommaso Novi e aggiungono “In scaletta ci sono tutti i missili e le follie del primissimo periodo, l'arguzia e l'ironia dei monologhi, le raffinatezze, i colori e i bianco e nero di quasi 10 anni di dischi e concerti”.“
Guardando un banco d'acciughe ar tramonto ci siamo resi conto che le canzoni son figlioli bellissimi e innocenti e così c'è venuta voglia di festeggiare insieme a voi”, aggiungono Francesco Bottai e Tommaso Novi.