Cipolla di Certaldo
E' dolce e gustosa. Da mangiare fresca in insalate o cucinata in zuppe e con carni. La cipolla di Certaldo è una vera specialità locale che vanta una lunga tradizione, tanto da essere citata dallo stesso Boccaccio, nel Decamerone, oltre a campeggiare ancora oggi nello stemma della cittadina valdelsana. La terra e il clima di Certaldo sono l'ambiente ideale per questo umile ortaggio, che necessita di un terreno con una percentuale non superiore al 30% di argilla e di umidità (ma non di acqua, altrimenti perde la sua conservabilità). La semina viene effettuata due volte l'anno e vengono prodotte due qualità: la 'statina', da consumare fresca a maggio, ottima tagliata a fette e condita con olio e sale che ne esaltano il sapore e la dolcezza, e la 'vernina', che si trova da fine agosto per tutto il periodo invernale. La statina secca può essere conservata fino a novembre: in questo modo il consumo della cipolla è assicurato praticamente per tutto l'anno. La conservazione migliore è in ambienti ventilati e freschi, non necessita del buio. Gli eccessi di umidità e di caldo la deteriorano.