Bilancio 2013: aumentano le vendite dei prodotti alimentari, crescono soci, occupati e quote di mercato
Unicoop Firenze chiude il 2013 con vendite per 2,4 miliardi, praticamente quelle dell’anno precedente (-0,3 per cento). All’interno di questo dato è interessante vedere il risultato delle vendite dei generi alimentari che invece crescono dell’1,3 per cento.
Aumentano anche i clienti (+1,4 per cento) e anche il numero dei soci (26.000 in più)che in Toscana hanno ormai superato il milione e 200.000. In percentuale significa che nell’80 per cento delle famiglie che risiedono nelle zone in cui operiamo, c’è almeno un socio.
In pratica la cooperativa conquista nuove quote di mercato e si conferma un punto di riferimento per le famiglie nell’ennesimo anno horribilis di questa lunga crisi.
Questo grazie anche a una politica sempre più aggressiva dei prezzi che, anche quest’anno, ha regalato a Unicoop Firenze la palma della convenienza nazionale nelle classifiche di Altroconsumo, mensile dell’omonima associazione indipendente dei consumatori.
Positivo anche il dato relativo agli occupati: il 2013 è stato l’anno del rinnovo del contratto integrativo aziendale, un integrativo molto innovativo dove si sono fortemente ridotti i contratti a termine, rendendo il lavoro più stabile, dove è stato introdotto il criterio con cui i dipendenti percepiranno una percentuale sugli utili commerciali; gli occupati al 31 dicembre 2013sono circa cento in più dell’anno precedente (+ 1,40 per cento).
Questi risultati sono anche più rilevanti, considerando il fatto che fra il 2012 e il 2013 c’è stata una forte contrazione di vendite nel settore no food a livello nazionale e nello stesso anno Unicoop Firenze ha proseguito il processo di riconversione degli ipermercati in superstore, cheha portato, in cifre, ad una riduzione della superficie di vendita, in gran parte dedicata a questo settore, di circa seimila metri quadri. Tutto questo ha concorso alla riduzione del fatturato nel settore non alimentare.
Tuttavia nonostante i successi di Unicoop Firenze e un Natale brillante – in cui l’andamento delle vendite ha superato quelle dell’anno precedente - non è il caso di abbassare la guardia. In Italia i consumi alimentari nel 2013 hanno avuto una contrazione fra il -2 e il -3 per cento (a seconda delle fonti).
Secondo l’Osservatorio interno di Unicoop Firenze, il percorso di risalita dei consumi sarà lento e parziale, con volumi che nel biennio 2014-‘15 potrebbero addirittura risultare ancora inferiori in termini reali a quelli del 2007. La battaglia sarà ancora dura.
Per le famiglie, che dovranno ritrovare una grande fetta del potere di acquisto di questi ultimi anni; per i giovani, che dovranno conquistare un posto di lavoro e anche per chi il lavoro non ce l’ha più. Unicoop Firenze continuerà a combattere per garantire prezzi più bassi alle famiglie.
Razionalizzando, riducendo ogni spreco e coinvolgendo anche i lavoratori, i dipendenti, a prendere parte a questo processo.
Disegno in alto di L. Contemori
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