Provenienza, materie prime, lavorazione
Nata a Roma, si è laureata in Lettere moderne nel 1993. Comincia la sua attività giornalistica nel 1996 con il quotidiano on line Ultime Notizie che un anno dopo approda nelle edicole romane. Nello stesso periodo comincia a lavorare presso l’ufficio comunicazione e stampa dell’ass. di categoria Unione nazionale costruttori macchine agricole dove si occupa della rivista mensile MondoMacchina/MachineryWorld.
Nel 2001 si trasferisce a Firenze. Qui lavora come organizzatrice di congressi e eventi culturali al Convitto della Calza e comincia a scrivere per il settimanale locale Metropoli con cui collabora fino al 2011. Nel 2003 partecipa al concorso per entrare all’ipercoop di Sesto Fiorentino, passa tutte le selezioni e viene assunta come cassiera. Da questa sua esperienza lavorativa, che continua tutt’oggi, nel 2011 nasce “Diario di una cassiera”, una rubrica pubblicata sull’Informatore, la rivista mensile di Unicoop Firenze. Sempre nel 2011 scrive il volume “I nostri primi 30 anni. La sezione soci Coop di Campi Bisenzio fra impegno, solidarietà, socialità e partecipazione”. Da gennaio 2012 si occupa delle rubrica Guida alla spesa dell’Informatore.
Continua il nostro viaggio sull’origine dei prodotti a marchio Coop iniziato nello scorso numero alla scoperta di cosa c’è “dentro e dietro” i prodotti a marchio Coop. Questo mese, sotto la lente d’ingrandimento mettiamo la pasta di Gragnano Igp fior fiore e quella del Pastificio Morelli come prodotto locale di qualità.
La pasta è l’alimento alla base della dieta mediterranea: ogni giorno trova spazio sulle nostre tavole. La leggenda vuole che sia stato Marco Polo di ritorno della Cina a importare questo cibo in Italia; in realtà già gli antichi romani usavano un impasto di farina e acqua, steso, tagliato a strisce e cotto che chiamavano laganum.
Fiorfiore Coop
La pasta di Gragnano Igp fior fiore è prodotta da due aziende locali, che vantano una lunga tradizione nella produzione della pasta e utilizzano solo semola italiana. Gragnano, situata in provincia di Napoli sui Monti Lattari, ha la peculiarità di disporre della sorgente di acqua che arriva direttamente dalla falda acquifera, un’acqua particolare che influenza positivamente la pastificazione.
Dopo 500 anni la città di Gragnano ha legato il suo nome e la sua reputazione a quella della sua pasta ottenendo nel 2010 la certificazione Igp (Indicazione geografica protetta) proprio per questo suo prodotto tipico.
I pastifici che producono la pasta Igp devono attenersi a rigide regole produttive descritte dal disciplinare.
Perché sia pasta Igp, bisogna usare le migliori miscele di semola ottenute dalla macina grossa dei più pregiati grani nazionali, provenienti dal Tavoliere delle Puglie, ed esteri, da Australia e Canada, tutti ben vagliati e assortiti.
I grani impiegati, di primissima qualità, devono avere una bassa percentuale di ceneri e un alto tasso di glutine, cioè sono ricchi di proteine. Si deve prestare attenzione alla gradualità dell’impasto e alla trafilatura dolce, fatta a bassa pressione con trafile in bronzo di piccole dimensioni, 273 mm di diametro anziché 400 mm.
Bisogna poi procedere
all’essiccazione naturale, lenta e statica in cassoni che riproducano l’habitat
naturale degli stanzoni dei primi pastifici, a temperatura costante e diffusa
con semplice ventola senza l’impiego di aspiratori d’umidità o immissione
forzata di vapore, nel rispetto dei tempi di essiccazione che dipendono dal
diverso spessore delle paste, dai formati, dal variare dell’umidità dell’aria e
dal tasso di acidità.
La pasta di Gragnano Coop è prodotta esclusivamente con semola proveniente da due molini situati nella zona del Tavoliere delle Puglie; i grani utilizzati vantano un alto contenuto di proteine, conferendo al prodotto un’ottima tenuta di cottura.
Inoltre, Coop garantisce un livello di aflatossine inferiore al 50% del limite massimo stabilito dalla legge. Le aflatossine sono dei derivati di alcuni tipi di funghi o muffe che, in particolari condizioni climatiche, possono formarsi e contaminare gli alimenti.
Sono considerate “possibili agenti cancerogeni nell'uomo”, e precise normative comunitarie e nazionali ne fissano i limiti. Se questi vengono superati, l’alimento non può essere commercializzato. Coop da sempre investe risorse nella prevenzione da queste contaminazioni attraverso la selezione dei molini e i controlli sistematici.
La gradualità dell’impasto e la trafilatura dolce (a bassa pressione) unita all’essiccazione naturale la rendono una pasta dal sapore e dalle caratteristiche uniche.
Il confezionamento avviene nella zona tipica, definita da disciplinare, entro 24 ore dalla produzione.
La pasta di Gragnano Igp Coop si può trovare nei seguenti formati: linguine, mezze penne rigate, penne rigate, rigatoni, vermicelli, farfalle, elicoidali, spaghetti e fusilli bucati lunghi e fusillli.
Per saperne di più sui singoli prodotti a marchio Coop, digitando il codice a barre del prodotto nel sito www.cooporigini.it, si ottengono informazioni sulla sua provenienza.
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Se avete curiosità, proposte,
suggerimenti o cercate rassicurazioni o informazioni sui prodotti a
marchio,
chiedetelo direttamente alla Coop! Fare
una domanda sui prodotti a marchio Coop è semplicissimo. Basta andare su
www.e-coop.it/chiediloallacoop, il nuovo canale di dialogo tra soci,
clienti e cooperativa sul mondo dei prodotti a marchio Coop, e fare la
vostra richiesta. Potete scrivere su Facebook, Twitter o nel box dedicato aggiungendo al vostro messaggio l’hashtag #chiediloallacoop. Una nuova iniziativa per raccogliere stimoli per migliorare insieme. Perché la Coop sei tu! Info: http://www.e-coop.it/chiediloallacoop#sthash.KKdPgEH9.dpuf |
Due nuove linee di prodotto Coop, realizzate con l'attenzione all'ambiente e al benessere personale
Per il prodotto Coop ci vuole l'ok dei soci
In sette anni 1.240 test per mettere a confronto il prodotto Coop con i leader di mercato. Nel solo 2007 coinvolte 41 mila persone