Le normative, le etichette, come conservarle a casa
Dipendente di Enti pubblici ha svolto per molti anni attività ispettiva nel controllo degli alimenti. Ha partecipato a corsi e convegni anche in qualità di docente. Si è occupato in particolare del settore micologico dirigendo il servizio di vigilanza, formazione e certificazione dei funghi commercializzati nei mercati. Ha curato una pubblicazione per le scuole elementari di educazione ambientale e al consumo dei funghi dal titolo"I funghi dal bosco al consumatore". Collabora da vari anni con l'Informatore dell'Unicoop con articoli sull'igiene e la merceologia alimentare. Ha curato per l'Unicoop un sito sui funghi: "Di tutto un po', commestibili, non commestibili, controlli, leggi, ricette, letteratura. Si occupa, in generale, delle problematiche relative ai prodotti alimentari sotto l'aspetto legislativo.
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Origine dichiarata |
Questi prodotti contengono un'ampia riserva di preziose sostanze, in particolar modo vitamine e sali minerali.
Frutta e verdure non devono mai mancare nell'alimentazione quotidiana, perché la loro assenza impoverisce i nostri pasti arrecando, con il passare del tempo, danni più o meno gravi alla salute.
Per i prodotti ortofrutticoli è obbligatoria un'etichettatura che fornisce al consumatore informazioni precise sull'origine, la qualità e la provenienza delle varietà ortofrutticole. I dati che dobbiamo conoscere, riportati sulle etichette, sono i seguenti:
- varietà dei prodotti (ad esempio: mele Stark, Golden; pere Williams, Abate; uva Italia ecc.);
- categoria (Extra, I, II), a seconda della qualità che può essere superiore, con prodotti privi di difetti, buona e media, in presenza di lievi imperfezioni nella forma, nel colore, con qualche lesione nei tessuti o piccole alterazioni superficiali. Imperfezioni che non pregiudicano, però, la commestibilità della frutta e della verdura al momento dell'acquisto;
- calibro (dimensioni della frutta e di alcuni tipi di ortaggi);
- origine (nazione, regione, comune, zona di provenienza).
I prodotti ortofrutticoli si possono acquistare allo stato sfuso oppure contenuti in involucri protettivi trasparenti, tipo vaschette e sacchetti, in cui vengono evidenziati data di preparazione e di scadenza, composizione, lotto.
Anche se è diminuito negli ultimi decenni il rischio chimico dovuto all'uso indiscriminato di antiparassitari, è ancora preferibile orientarsi verso l'acquisto di frutta e verdura di tipo biologico od ottenute mediante sistemi di lotta integrata, in cui viene fatto un uso ridotto di pesticidi.
Una volta a casa frutta e verdura devono essere conservate in ambiente fresco, meglio ancora se tenute in frigorifero nell'apposito scomparto, generalmente il cassetto grande in basso. Per non incorrere in errori, è bene considerare le temperature stagionali e le caratteristiche merceologiche dei singoli prodotti, da cui dipendono modalità e tempi di conservazione attenendosi, comunque, alle indicazioni riportate sulle etichette.
Frutta e verdura devono essere lavate, risciacquate e quando necessario sbucciate prima di essere consumate, non solo per togliere eventuali residui di terra e di sostanza organica rimaste nei tessuti e contenenti microbi, muffe e vari altri parassiti, ma anche per eliminare possibili residui di sostanze chimiche impiegate nella lotta antiparassitaria, la cui tossicità per l'ambiente e per l'uomo è a tutti ben nota.
Eventuali irregolarità o violazioni delle norme che regolamentano questo settore possono essere legittimamente segnalate da ogni cittadino ai vigili urbani, alle Asl e al Nas (Nuclei antisofisticazione dei carabinieri), ma anche alle associazioni dei consumatori presenti sul territorio, che esercitano una necessaria funzione di denuncia e di informazione nei confronti dell'opinione pubblica.
Normative
Regolamento Cee n. 2200/1996
D.L. n. 306/2002