Rapporti ravvicinati col mondo studentesco
Da molti anni nell'Unicoop Firenze, si è
occupato di varie tematiche, soprattutto dal punto di vista consumerista e storico.
Autore alla fine degli anni ’80 di alcune pubblicazioni:
Guida alla spesa - per spendere meglio e sapere cosa si compra (1989); Ecologia
domestica - suggerimenti per rispettare l'ambiente (1989); Vivere la sicurezza - i pericoli
dell'ambiente domestico; Frutti
esotici – Piccola guida per conoscerli, riconoscerli e apprezzarli (1987); A
come agrumi (1987).
Nel 1982 ha organizzato le Giornate dei
giovani consumatori, a Firenze, che hanno visto la partecipazione di oltre 12
mila studenti e sono state la prima esperienza in grande stile della Coop nel
mondo della scuola e dell'educazione ai consumi.
Dirige dal 1981 l'Informatore, mensile
inviato ai soci dell'Unicoop Firenze, con una tiratura di oltre 600 mila copie.
Dal '92 è responsabile della comunicazione istituzionale dell'Unicoop Firenze.
Nel
2004 esce “All’origine dell’oggi – Cronaca degli ultimi 40 anni della
cooperativa”, una cronologia dei più significativi eventi che hanno
caratterizzato l’Unicoop Firenze e la cooperazione di consumo dal 1960 in poi. Stampato
in proprio dall’Unicoop Firenze, la ricerca, le immagini e i testi della
pubblicazione sono di Comerci.
Nel 2007 ha pubblicato per "I tipi"
della Mauro Pagliai Editore, il libro "sComunicati - Viaggio fra i mezzi e i messaggi della società che comunica", con la prefazione del prof. Carlo
Sorrentino, docente dell'Università di Firenze.
Per i
cinquanta anni dalla registrazione della testata, nel 2013 esce “Quelli che... informano – Storia e considerazioni sul giornale dell’Unicoop Firenze” pubblicato
dall’Unicoop Firenze e diffuso in migliaia di copie.
Nella
pubblicazione s’intreccia la biografia dell’autore, la comunicazione e la
storia dell’Unicoop Firenze.
Nel 2018 Comerci va in pensione e pubblica un’edizione aggiornata de
“All’origine dell’oggi”. È incaricato dalla cooperativa della responsabilità
dell’Archivio storico dell’Unicoop Firenze.
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Largo ai giovani |
Ad una delle trentacinque assemblee dei soci, tenuta a maggio per discutere del Bilancio e delle attività della cooperativa, si è presentata una ragazza molto giovane, sui vent'anni. Prima che iniziasse l'assemblea, ha voluto parlare con i responsabili della cooperativa presenti. Gli interessava saperne di più sul progetto "Buon fine", quello del recupero di prodotti non più vendibili (perché con confezione sciupata, ad esempio) ma sempre buoni, da destinare a chi ne ha bisogno. Le abbiamo spiegato il progetto, era soddisfatta delle risposte. Le abbiamo chiesto di rimanere all'assemblea, si sarebbe parlato anche di questo e di altre iniziative della cooperativa, del commercio equo, della solidarietà con le cooperative antimafia. Insomma, tutte cose che ad una giovane sensibile ed impegnata potevano interessare... Non c'è stato verso! È andata via. In qualche modo si sentiva estranea a quella riunione.
È questo, oggi, il nostro limite maggiore. Non avere gli strumenti adatti a coinvolgere i giovani anche nell'azione della cooperativa. Non riuscire ad integrare coloro che hanno esperienza e storia cooperativa alle spalle, molti dei quali dai cinquanta anni in su, con chi, giovane, questa esperienza potrebbe condividerla e portarla avanti.
Ci sono, però, delle esperienze positive che si sono realizzate in questi mesi. Prima di tutto il progetto "Noi con gli altri", di cui parliamo ampiamente nelle prossime pagine. Questi giovani studenti hanno fatto proprio un progetto di solidarietà portato avanti dalla cooperativa e l'hanno reso concreto con il loro lavoro, con manifestazioni, con atti concreti. È servito a loro per fare esperienza, è servito ai giovani brasiliani, camerunensi, indiani e ai giovani calabresi che combattono la mafia. È servito alla cooperativa, che ha incontrato questo mondo giovanile generoso e impegnato.
Ma non solo solidarietà. Dall'attività dei Centri di educazione al consumo consapevole, promossa dall'Unicoop Firenze, a San Giovanni Valdarno è venuto fuori un lavoro ben fatto sull'uso dei telefonini e il linguaggio dei messaggini che gli studenti si scambiano fra loro. La sezione soci ne ha promosso la pubblicazione (a pag. 22), cogliendone il messaggio di comunicazione fra generazioni che questi giovanissimi studenti hanno mandato.
In conclusione, c'è un mondo giovanile in fermento che ha tanto da dare e da dire. Basta ascoltarlo, con umiltà e rispetto.