Il rapporto con i soci e con il territorio: questa la forza della Coop
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La testa in Toscana |
Erano poco più che laboratori artigianali, poi sono cresciuti insieme alla cooperativa. Hanno messo su, per prima cosa, degli efficienti controlli di qualità; poi hanno saputo innovarsi via via, secondo l'evoluzione del mercato e dei gusti dei consumatori, grazie sempre al rapporto diretto e costruttivo con l'Unicoop Firenze. Oggi sono affermate aziende con centinaia di dipendenti, hanno la certificazione di qualità ed esportano buona parte dei loro prodotti, e sono fornitori di importanti catene della grande distribuzione estera.
Sono solo due storie - ne parliamo nelle pagine seguenti - delle tante che si possono raccontare. Lo stesso Informatore che state leggendo: etichettato e impacchettato da due persone in un fondo nei pressi di piazza San Marco, a Prato, venti anni fa, è ora "postalizzato" dalla stessa ditta, ma con decine di dipendenti e con tanti altri clienti, una delle maggiori nel suo settore e con sviluppi importanti nei sistemi operativi informatici, un riferimento anche fuori regione.
Insomma, con la crescita dell'Unicoop Firenze in questi ultimi trenta anni è cresciuto un tessuto economico e sociale che si misura, come la cooperativa, con il mercato, con l'innovazione e lo sviluppo. Una presenza importante, quindi, nella nostra regione, prima di tutto per un milione di soci, poi per decine di migliaia di lavoratori e per centinaia d'imprese e liberi professionisti.
Raggiunte certe dimensioni le imprese private tendono a centralizzarsi sempre di più, a fare economie di scala, a raggiungere fatturati sempre più alti. Diversa è la strada che possono percorrere le cooperative: possono unirsi su obiettivi importanti, centralizzare alcune funzioni, fare gruppo nell'affrontare l'economia nazionale e mondiale. Ma la testa non deve andare troppo lontano dalle braccia e dalle gambe. Non si può allontanare troppo dalla propria base, dal tessuto sociale ed economico che l'ha creata ed essa stessa ha in buona parte creato.
"Esselunga e Coop sono due aziende inconciliabili", c'era scritto nelle pagine pubblicitarie dell'azienda milanese. Errore! Siamo d'accordo sulla inconciliabilità, ma Coop non è UNA azienda, ma una decina di grandi cooperative e centinaia di piccole, che fanno insieme alcune cose ma che soprattutto sono legate alle proprie basi sociali e al territorio che le ha generate. Ed è questa la nostra forza.
Fornitori toscani dell'Unicoop Firenze
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2002
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2005
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Numero dei fornitori
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620
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700
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Fatturato in milioni di euro
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229
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278
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