Una giornata speciale organizzata da Unicoop Firenze con le cooperative culturali toscane
Giornalista. Specializzata in argomenti di carattere socioeconomico, dal 1997 al 2015 ha collaborato anche con l'ufficio stampa di Unicoop Firenze. Ha lavorato per il settimanale economico ToscanAffari, Il Sole 24Ore Centro Nord e il Corriere Fiorentino.
La sua carriera come giornalista è iniziata nell'89 sulle pagine del Sole 24 Ore, ed ha al suo attivo numerose collaborazioni con quotidiani ed emittenti televisive, per le quali ha realizzato trasmissioni di carattere divulgativo legate ai Centri per l'impiego, su temi come la formazione e l'orientamento professionale.
Laureata in filosofia, ha un lungo percorso come ricercatrice nel campo della sociologia applicata, che l'ha portata nel '92 a collaborare per quattro anni al progetto Unicef "Il bambino urbano".
Una domenica speciale il 17 ottobre, con molte iniziative culturali e un calendario ricco di eventi e proposte, tutte esclusive, originali e spesso irripetibili per i soci Coop. È il "Dì di festa", l'iniziativa organizzata da Unicoop Firenze e dalle cooperative culturali toscane aderenti a Legacoop. Sarà possibile prendere parte a visite guidate, percorsi, incontri, letture aperte, passeggiate.
Un'offerta originale e inedita di proposte sparse in tutta la regione realizzate da soggetti, le cooperative culturali, che conoscono a menadito il proprio territorio. Qualche esempio? Sarà possibile vedere l'anfiteatro romano sotto Palazzo Vecchio, visitare musei e degustare contemporaneamente "piatti d'epoca", oppure provare a produrre ceramica così come facevano gli etruschi qualche millennio fa.
Un menù ricco, voluto e realizzato nel quadro di una precisa strategia culturale. Non solo per riempire una carenza di proposte pubbliche (la cultura purtroppo è la prima a subire la scure dei tagli di spesa di Governo ed enti locali), ma per ribadire che il terreno dei valori è un campo operativo privilegiato per il movimento cooperativo.
La sfida
«La crisi attuale non è imputabile solo agli eccessi dell'economia finanziaria, è crisi di cultura e valori. Impone cambiamenti negli stili di vita per non ripetere gli errori del passato». Così Turiddo Campaini, presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze, a febbraio di quest'anno lanciava la propria sfida contro le aperture festive indiscriminate degli esercizi commerciali.
Non è socialmente accettabile, prosegue Campaini, «continuare a lanciare messaggi secondo cui l'attività più ludica ed educativa sia proprio quella dello shopping». Il messaggio è arrivato, forte e chiaro, ai tanti soggetti che lavorano in un territorio fra i più ricchi al mondo in termini di cultura. Hanno risposto all'appello personaggi del mondo dello spettacolo, più o meno noti, operatori, esponenti del mondo cooperativo che lavorano in piccole realtà ricchissime di vestigia del passato.
Le adesioni
Sono una sessantina, quasi sempre di piccola dimensione, e lavorano in tutte le province toscane, con una concentrazione sulla linea ideale che unisce Siena, Firenze, Pisa e Livorno. Sono queste le cooperative culturali aderenti a Legacoop. «Una loro particolarità è la forte componente femminile, anche nei ruoli dirigenziali», fa sapere Olmo Gazzarri, dell'associazione toscana delle coop produzione lavoro.
«Mediamente queste cooperative hanno dieci anni di vita, continua Gazzarri, socio e lavoratore quasi sempre si identificano e operano negli ambiti più disparati: dalla gestione di biblioteche e musei, ai parchi naturali, dalla promozione eventi alla specializzazione nei nuovi media. Ventidue di esse hanno dato vita alla "rete" di eventi che accompagnerà i soci Coop nel corso di questo autunno».
I luoghi
«Riscoprire il territorio e avvicinare il grande pubblico a eventi culturali di alto livello». Così Susanna Bianchi, presidente della cooperativa Archeologia, una delle grandi protagoniste di questa iniziativa, sintetizza gli obiettivi del "Dì di festa". «Vogliamo condurre i cittadini anche nei luoghi della cultura meno noti sul territorio e far capire quanto lavoro c'è dietro l'apertura di un museo o una semplice visita guidata».
La coop Archeologia opera nell'ambito degli scavi archeologici, restauro e servizi integrati per la cultura, conta oltre 120 dipendenti e fattura circa 15 milioni di euro (su circa 30 milioni delle coop culturali aderenti a Legacoop nel 2008). Un protagonista in questo settore. «Vorremmo vedere i cittadini come attori principali di questa iniziativa, la gente comune, non solo le élite culturali». Una bella scommessa: la parola passa ai toscani e a oltre un milione di soci Coop Unicoop Firenze.
Il dì di festa
33 titoli
L'imbarazzo della scelta
Ecco i titoli di tutte le iniziative che si terranno domenica 17 ottobre, per conoscere i dettagli e il programma è in distribuzione l'opuscolo Il dì di festa presso tutti i Box informazioni dei punti vendita dell'Unicoop Firenze e le sezioni soci. Oppure si può consultare il sito www.coopfirenze.it. Informazioni e prenotazioni al numero telefonico: 055 5001495
Provincia di Firenze
Provincia di Arezzo
Provincia di Livorno.
Provincia di Lucca
Provincia di Pisa
Provincia di Pistoia
Provincia di Siena
Badia di Moscheta
Daini bianchi e lupi neri
Circondata da torrenti, vallate selvagge e contrafforti appenninici, e oltre 6000 ettari di boschi di castagni, querce e faggi, la Badia Vallombrosana di Moscheta sorge nel cuore dell'Appennino tosco-romagnolo, tra Firenze, Imola e Bologna, a 600 metri di quota. Fondata nel 1034 ed è ora di proprietà della Regione Toscana.
All'interno è presente un interessante museo (Museo del Paesaggio Storico dell'Appennino). Qui i torrenti Rovigo e Veccione, hanno scavato profondi canyon nell'arenaria, dove nidifica sia l'aquila reale che il falco pellegrino. I castagneti da frutto sono probabilmente gli ambienti più suggestivi, dove è possibile osservare il raro picchio rosso minore.
C'è anche un maneggio con 15 cavalli aveglinesi con la possibilità di lezioni e passeggiate, per grandi e piccini, anche di più giorni. Una particolarità di questo territorio è legata al colore di alcuni animali. Vivono infatti qui, all'interno della numerosa popolazione di daino alcuni animali completamente bianchi, mentre come per contrappunto sono documentati alcuni lupi completamente neri, sulla cui origine sono in corso studi genetici approfonditi.
Nella photogallery alcune immagini della Badia di Moscheta.
L'esperienza e la passione di chi ha girato il mondo in bici e di chi si batte per la diffusione della pedalata